martedì 27 aprile 2010

Volvo Cup D-One, la prima � di Andrea Giammarini

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Una splendida giornata di sole e brezza di Maestrale ha esaltato le prestazioni del D-One, l�innovativa deriva ideata da Luca Devoti che ha concluso oggi il suo primo evento del circuito Volvo Cup 2010.



America�s Cup, appuntamento a Roma

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Ogni promessa � debito, recita l'adagio. E infatti, a pochi giorni dall'annuncio fatto da Russell Coutts circa un'imminente conferenza stampa congiunta tra Golden Gate Yacht Club e Club Nautico Roma in merito alla 34ma America's Cup, abbiamo ora una data e un luogo. Di Coppa America si torner� a parlare il 6 maggio, a Roma.



Trofeo Pirelli, nel week end si regata a Santa Margherita

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A Santa Margherita tutto � pronto per la 41� edizione delle Regate Pirelli � Coppa Carlo Negri, organizzate dallo Yacht Club Italiano in collaborazione con il Circolo Velico di Santa Margherita Ligure. A due giorni dal via gli iscritti sono 99.



Nerone campione del mondo

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Nerone di Massimo Mezzaroma e Alberto Signorini (al timone), con Vasco Vascotto tattico, ha conquistato il titolo mondiale della classe Farr 40, monotipo d�altura tra i pi� competitivi degli ultimi anni. Una vittoria bella e difficile, per soli 2 punti sugli australiani di Transfusion (armatore Guido Belgiorno Nettis, tattico il superlaserista Tom Slingsby) e 8 sugli statunitensi di Barking Mad (Jim Ricgardson-Therry Hutchinson). Ottimo quinto posto per l�altro yacht italiano Fiamma (Alessandro Barnaba-Ray Davies) e sesto Enfant Terrible (Alberto Rossi).



Parole sparse. L�armatore Mezzaroma: �E� una vittoria dai molti significati, la dedichiamo al nostro timoniere Antonio Sodo costretto a casa da un brutto incidente insieme a Simon, un altro ragazzo che � con noi da dieci anni. Loro sono a casa e per noi era importante fare questo risultato.� Il tattico Vascotto (abbiamo perso i conti dei suoi mondiali): �E� stato bellissimo, Transfusion ha fatto un campionato splendido, ci siamo sudati il titolo metro per metro, con le rimonte e i piazzamenti. E� cos� che mi piace vincere, � bello vincere, me l�ero quasi dimenticato, � passato tanto tempo dall�ultima volta...� Il tattico Therry Hutchinson: �Regatare contro Vascotto ti fa diventare un velista migliore�. Hai capito Vasco. Quando si dice: uno che non ha bisogno di ufficio stampa.

(Nella foto Daniel Forster/Rolex) una bella immagine di Nerone di bolina: con quel marchio ricorda indelebilmente le stagioni gloriose di BravaQ8 di Pasquale Landolfi...)



Bravi a tutti gli italiani, e bravo Nerone, che porta a casa il secondo Mondiale Farr 40 (il primo fu nel 2003). Un titolo � sempre un titolo. Saranno dieci barche, sar� una classe in fase declinante, ma guardate le foto e considerate chi c�era, e vi terrete stretto questo titolo.



Che, naturalmente, non interessa alla �comunicazione� FIV (figuriamoci, e poi oggi � domenica!)...



Rolex Farr 40 Worlds 2010 - Classifica finale

1. Nerone, Massimo Mezzarona/Alberto Signorini (ITA), 2-5-5-2-1-1-7-4-1-2, 30

2. Transfusion, Guido Belgiorno-Nettis (AUS), 1-1-3-3-2-6-5-3-5-3, 32

3. Barking Mad, Jim Richardson (USA), 4-3-1-10-3-3-3-8-2-3-1, 38

4. Estate Master, Lisa & Martin Hill (AUS), 7-2-10-8-4-9-1-5-2-7, 52.5

5. Fiamma, Alessandro Barnaba (ITA), 5-7-6-1-7-1-10-6-6-4-6, 58

6. Enfant Terrible, Alberto Rossi (ITA), 6-10-4-5-6-4-4-7-8-4, 58

7. Goombay Smash, Doug Douglass (USA), 8-8-2-7-10-2-2-10-9-5, 63

8. Plenty, Alex Roepers (USA), 3-9-7-6-9-5-3-9-6-8, 65

9. Struntje Light, Wolfgang Schaefer (GER), 9-4-9-4-8-7-9-8-7-9, 74�

10. Flash Gordon 6, Helmut & Evan Jahn (USA), 10-6-8-9-5-8-10-1-10-10, 77

lunedì 19 aprile 2010

Vela e Venti � intervista al fondatore della pagina Facebook

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Oggi proviamo a fare un crosspost con un altro mezzo di comunicazione del terzo millennio, Facebook che ormai � entrato nella quotidianit� di milioni di persone da la possibilit� di sfruttare questo enorme bacino per condividere le proprie passioni pi� perverse con il mondo , una di queste � ovviamente la vela.

Tra i primi in Italia a capire la potenzialit� di questo meccanismo � Gianni Tex Tessaro che ha fondato la pagina Facebook chiamata �Vela e Venti� che ad oggi � uno dei maggiori punti di riferimento per i velisti del social network, facciamo la sua conoscenza.



Ciao Tex, cominciamo con la domanda canonica, come t�� venuta l�idea di fondare questo gruppo?

All�inizio del 2008, quando FB in Italia contava circa 200.000 iscritti (oggi siamo a 15 milioni), mi sono iscritto per poterlo valutare da un punto di vista professionale poich� mi occupo di marketing. Mi � sembrato subito un potente strumento di comunicazione aperto a tutti, poich� non ha costi da sostenere ma si basa solo sull�interesse percepito dell�informazione divulgata. Tra le opportunit� offerte da FB quella pi� interessante mi � sembrata quella della creazione di gruppi e cos�, coniugando interesse per lo strumento e passione per la vela, ho fondato alcuni gruppi riguardanti la Vela.

La vela � uno sport, ahinoi, di nicchia. Come hai fatto a radunare tanti appassionati sfruttando solo la comunicazione web?

E� vero che la vela � uno sport di nicchia. E per sport si intende la competizione, la regata. Invece la vela, intesa come attivit� ricreativa, ludica, vacanziera � in forte espansione. Sono sempre pi� quelli che vedono nella crociera in vela il giusto mezzo per trascorrere le vacanze, sia di un we che di 2 o 3 settimane. Significa vivere a contatto con il mare, non soccombere in spiagge affollate, cambiare scenario ogni giorno, staccare con l�affollamento e i riti quotidiani ecc. Insomma: libert� allo stato puro. E in FB i gruppi di vela radunano l�insieme di queste persone, siano esse sfegatati regatanti sia appassionati della vela da crociera. Anche perch� FB � uno strumento di condivisione: di sensazioni, conoscenze, esperienze, fotografie, video. E la vela � anche tutto ci�!

Sei riuscito a fare anche una cosa che molti gruppi di Facebook si sognano: organizzare un raduno nazionale �dal vivo�, qual � il trucco?

Vivo la vela sia per l�aspetto sportivo partecipando ad alcune regate di circolo, sia per l�aspetto crociera facendo il capobarca nel tempo libero. Troppo spesso sono due mondi separati. Spesso partecipando alle regate si arriva direttamente sul campo di regata, si compete e si ritorna al porto di partenza senza nemmeno aver scambiato due parole con altri equipaggi. viceversa in crociera raramente c�� la possibilit� di issare uno spi o di misurarsi con altre barche.

Il FUSE - Facebook Users Sailing Event nasce per soddisfare le aspettative di chi si iscrive ad un gruppo di vela su FB: Il piacere di veleggiare e il desiderio di socializzare proprio di un social network. Un WE nel Golfo dei Poeti nel quale il sabato si veleggia in compagnia e quest�anno anche rendendo allegoriche le barche, poi a Marina del Fezzano aperitivo - buffet con musica, festa con dj Friz, stand, t shirt, gadgets ecc. Mentre la domenica la parte sportiva, con una regata nel Golfo dei Poeti. Al termine premiazione per tutti gli equipaggi.

Prospettive per la seconda edizione del FUSE?

A giudicare dai rumors e dalle info che vengono richieste, mi sembra che buone prospettive di crescita ci siano. La crescita � forzatamente lenta considerando che non ci sono investimenti n�, ancora, partner o istituzioni che sostengano concretamente la manifestazione.

Dove ti porter� la gestione del gruppo, oltre alla pazzia di dover star dietro a migliaia di vela-invasati ovviamente?

I gruppi in FB non credo debbano essere molto gestiti, ma solo indirizzati cercando di percepire che tipo di permission � concessa dagli iscritti. N� credo si debbano mandare moltissime mail agli iscritti per non essere troppo invasivi.

Il gruppo � nato scopo di raggruppare il maggior numero di appassionati di vela sia sportiva sia diportistica. Spero che gli iscritti si adoperino per divulgare presso i propri contatti questa passione. E spero anche che un evento che aggrega vela sportiva e ludica come il FUSE possa avere sempre maggiore consenso.

Grazie mille e buon vento!



Naturalmente l�invito a partecipare al FUSE e ad iscriversi alla pagina di Vela e Venti � rivolto a tutti, aderite numerosi e non fateci fare brutte figure!



Roma x2 xTutti, vento leggero per la partenza

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In una meravigliosa giornata di sole, con un vento sugli 8-10 nodi, � partita oggi da Riva di Traiano la 17ma edizione della Roma x2, insieme alle sue varianti, la Roma xTutti (in equipaggio) e la Riva x2 e Riva xTutti (su percorso pi� breve, 220 miglia fino a Ventotene e ritorno).



Audi Melges 20 Sailing Series, Turnover e una domenica che vale

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I ragazzi dell�Amante Sailing Team erano partiti molto in sordina con un deplorevole diciottesimo nella giornata di ieri: poca lucidit� e tanta confusione.



Audi Melges 20 Sailing Series, l�evento secondo lo Studio Borlenghi

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La prima tappa dell'Audi Melges 20 Sailing Series 2010 raccontanta da Luca Butto' e Stafano Gattini, assistenti di Carlo Borlenghi.



venerdì 16 aprile 2010

La Volvo 2011-2012, gli altri e Italia70

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Si prepara una Volvo Ocean Race di emozioni e novit�. Il giro del mondo a vela a tappe in equipaggio vuole confermarsi l�evento pi� importante della vela dopo la Coppa America, si prepara a coinvolgere tutti i continenti, nuovi paesi, vecchi e nuovi team, grandi personaggi e campioni dello yachting oceanico, il tutto orchestrato da un management internazionale con base spagnola, molto attento alla comunicazione e al marketing. Insomma un esempio concreto di come la grande vela sia entrata nel terzo millennio dello sport dalla porta principale. Knut Frostad ha orchestrato alla meglio persino il lento �unveiling� delle tappe e del percorso, ormai svelato dalla partenza di Alicante (ESP) all�arrivo di Galway (IRL), confermando gli stopover di classe (Cape Town, Auckland, il Brasile, gli USA), inserendo novit� storiche (Abu Dhabi, Lisbona, Lorient), confermando la Cina (dopo l�esordio con Qingdao all�ultima edizione, e a seguito dell�acquisto della Volvo da parte di capitali cinesi...) ma spostandosi a sud, nella turistica Sanya (tra Hong Kong e il Vietnam), cos� da evitare ai concorrenti lo stretto di Malacca e il mare terribile tra le Filippine e Taiwan. Si prepara un bel giro del mondo. A oltre un anno dal via, sono gi� 5 i team �ufficializzati� e in preparazione, e di questi come si sa uno � italiano. Vediamoli.





Groupama � La Francia torna alla VOR con lo skipper Franck Cammas, forse il pi� completo ed eclettico degli eredi dei grandi del passato a cominciare da Eric Tabarly, non a caso ultimo skipper transalpino al giro nel 1993-94. Il record sul Trofeo Jules Verne era ancora fresco, quando il team Groupama si � messo al lavoro per la Volvo Ocean Race. Praticamente una superpotenza della vela oceanica: velisti espertissimi, mezzi ingenti dall�unico sponsor (entusiasta), idee chiare. Groupama si allena, la barca con la sua livrea verde (coraggiosi e non certo scaramantici i cugini...) veleggia spavalda. Sono gi� un riferimento per tutti.



Abu Dhabi Team � Annunciata in occasione della presentazione della tappa nel Golfo Persico, la barca degli Emirati in realt� resta un oggetto misterioso. Se i mezzi non mancano agli sceicchi, l�esperienza e i velisti certo difettano da queste parti, e a parte qualche nome locale il team dovr� basarsi su professionisti di altre nazioni. Non manca chi crede a un gemellaggio con Alinghi, visto l�interesse manifestato da Ernesto Bertarelli per la VOR.



Puma-Berg � Ken Read torna alla Volvo col �mostro� Puma dopo l�esperienza felice, anche se con risultati non brillantissimi dell�ultima edizione. La bandiera USA, l�esperienza dell�equipaggio, la conferma della multinazionale Puma e del co-sponsor Berg Propulsion, leader nella produzione di eliche a passo variabile per le navi commerciali, ne fanno un team temibile, a sua volta gi� al lavoro con la barca praticamente pronta.



Camper-Emirates TNZ � Una bella accoppiata, imperniata su Grant Dalton. Il roccioso skipper neozelandese, pluricircumnavigatore e vincitore del giro, uomo-simbolo dei valori della vela kiwi dopo la scomparsa di Peter Blake (al punto di prendere le redini anche del team ETNZ in Coppa America), dopo un giretto di valzer con Riccardo Bonadeo dello Yacht Club Costa Smeralda, si � accasato dove ha sentito soffiare il vento. Ancora una volta la Spagna, il Real Club Nautico di Palma, il supersponsor Camper (rivale diretto, o quasi, di Puma sul mercato delle calzature): ma la forza vera di questa barca � l�equipaggio �maori� che Grant ha gi� in mente, tutta gente che ha pi� oceano che sangue nelle vene. Provate un po� a fermarli.



E altri team e nazioni sono in rampa di lancio, praticamente sicuri al via. La Spagna torner� con Telefonica, l�equipaggio ancora una volta imperniato su molti velisti olimpici � in fase di selezione, ed � tutt'altro che da escludere un secondo team iberico. L�Irlanda, presente all�ultimo giro con Green Dragon (misto irlandese-cinese), forte dell�arrivo-soettacolo a Galway ha gi� i soldi (in gran parte pubblici) per una barca tutta �irish�. Di conseguenza la Cina a sua volta pensa a un team tutto rosso, anche per onorare la tappa di Sanya. Di Bertarelli si � detto. C�� poi � sempre in tema di stopover � l�incognita Brasile col solito Torben Grael, e la voglia del Portogallo (che non ha le forze): ne potrebbe venire fuori una alleanza, anche linguistica. Dal nord Europa ancora niente, la Svezia (privata in un colpo solo della �sua� Volvo e della tappa finale) sembra voltare le spalle, ma le tradizioni oceaniche scandinave sono forti, e non si pu� escludere che un gruppo di velisti trovi sponsor per partire. All�ultima Volvo Ocean Race erano in 8, alla prossima non saranno di meno.



E veniamo all�Italia.



Questa � la video-presentazione di Italia70, il primo consorzio associato alla nuova edizione del giro.





Italia 70 � Dopo l�acquisto di Ericsson 3 da parte di John Elkann, la presidenza del consorzio di Carlo Croce, la nomina di Fulvio Zendrini a CEO, la presentazione allo YCI e l�uscita di un website ufficiale (www.sfidaitalia70.it), tutto intorno al suo skipper Giovanni Soldini. Lui ha voluto fortemente la sfida, ha coinvolto i potenti, con i quali gira in prima linea spendendosi alla ricerca degli sponsor, lui ha scelto la linea dell�approccio soft (prima edizione con barca usata, per fare esperienza, poi assalto vincente nel 2014), lui ha lanciato una selezione enorme alla ricerca di velisti (rigorosamente �solo italiani�) da immettere nell�equipaggio. A parte Pietro D�Al�, spalla solida di Giovanni, l�unico nome praticamente sicuro del team velico � Gabriele Olivo, il solo italiano al via dell�ultima edizione, con Telefonica Blu.



Ma il programma velico che Soldini aveva in mente � fermo, come la barca in cantiere a La Spezia. Niente allenamenti per ora. E anzi tutta la pianificazione di Italia70 � slittata di almeno due mesi. Motivo? Va a rilento l�acquisizione di sponsor. Dopo l�avvio scoppiettante, si sono arenate le altre trattative, la ripresa non s�� vista, i dubbi hanno prevalso sul rischio. E oggi Italia70 ha in banca solo 6 dei 12-15 milioni di euro necessari a partecipare alla VOR. Cos�, con gli allenamenti-selezione di Soldini, � a rischio anche il grande giro promozionale di Zendrini, che aveva progettato un villaggio itinerante con barche, velisti e spettacolo nei porti e nelle piazze italiane.



Un progetto fantastico che per un attimo aveva fatto balenare una collaborazione con il Giro d�Italia di Cino Ricci (ne abbiamo parlato su questo minuscolo blog, QUI), con Carlo Croce che pensava al coinvolgimento della FIV e di alcuni giovani atleti, le scuole italiane, il Ministero dell�Istruzione, quello delle Attivit� Produttive e cos� via, fino al sostegno di Nave Italia per promuovere il mare come esperienza terapeutica per chi ha un handicap. Una kermesse esagerata che neanche in Gran Bretagna, un mix supersonico tra marketing sportivo, operazione culturale (�la barca degli italiani�), promozione della vela e �sogno italiano di una nazione pronta a competere su tutti i mari e i mercati del mondo�. Bum! Magari fosse. Intanto per� l�alleanza (che sarebbe stata doppiamente strategica) con il giro di Cino Ricci pare sfumata. E tutto il piano per ora � fermo ai box. Lo stesso multipresidente Croce, che pure le ha tentate tutte, deve fermarsi a rifiatare. Ma non mollate, ragazzi. Magari c�� un Piano-B, un�operazione meno universale e pi� sportiva. Fateci soffiare sulle vele di Italia70.

get ready for this

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mercoledì 14 aprile 2010

Volvo Ocean Race � presto l�annuncio di Alinghi?

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Fanta-gossip, questo era tutto ci� che accostava fino a qualche giorno fa il nome di Alinghi alla Volvo Ocean Race, non � pi� cos� dopo le ultime dichiarazioni di Grant Dalton di Team New Zeland che recentemente si � fatto sfuggire una didascalica un�opinione che rivela pi� di quanto vorrebbe:



�Credo che molto presto avremo l�annuncio del coinvolgimento di Alinghi, credo che per loro sia fondamentale ristabilire le loro capacit� in un�altra sfida impegnativa�



Ma facciamo un passo indietro, Alberto Mariotti scriveva due mesi fa su Vela&Motore:



�E se Alinghi salutasse tutti per tuffarsi in una nuova sfida nell�altra grande avventura della vela mondiale, la Volvo Ocean Race? [�] erano in molti a chiedersi quali potrebbero essere i piani futuri di Alinghi. Prender� parte alla prossima Coppa? Osserver� un periodo di pausa? [�] Dopo averla (la Coppa America ndr.) prima vinta, difesa e persa ora potrebbe essere il momento di nuove avventure non pi� tra le boe ma in oceano. Staremo a vedere.�



Mentre solo un mese fa, il giorno della presentazione della tappa di Abu Dhabi, Michele Tognozzi sul sito di FareVela scriveva le seguenti riflessioni:



�L�interesse di Ernesto Bertarelli e del suo skipper Brad Butterworth per la regina delle regate oceaniche � noto e Frostad ha affermato che tra gli iscritti ci sar� una �grossa sopresa� [�] Bertarelli ha legami con il Golfo Pesico (Ras Al Khaimah). Abu Dhabi, come annunciato oggi, ospiter� una tappa e quindi l�area a ponente dello Stretto di Ormuz avr� un�enorme visibilit�. [�] Brad Butterworth, che si � detto entusiasta dei Volvo 70, � stato capo guardia di Sir Peter Blake sulla mitica Steinlager 2 nella trionfale Whitbread 1989-90. Insomma, gli indizi e la logica si sono, vedremo se questa ipotesi si realizzer�. Certo sarebbe una bella notizia sia per la Volvo che per la grande vela professionale.�



Se dobbiamo lasciarci trasportare dalla fantasia ci piace credere in un Team Alinghi pronto a partire per questa nuova avventura, magari proprio con Ernesto Bertarelli al timone. Restando un po� pi� coi piedi per terra la �grossa sorpresa� pu� tranquillamente essere Tema New Zeland, Brad Butterworth ha recentemente dichiarato di voler vincere la Coppa America un�altra volta, con o senza Alinghi e infine considerare che Alinghi nasce come team di regatanti da golfo se non da lago, per affrontare una Volvo Ocean Race non serve solo il supporto economico ma anche una qual certa cultura oceanica.

A noi per� piace volare col pensiero e visto che l�ultimo rilancio finito sul panno verde arriva da uno che se ne intende come Grant Dalton possiamo, fino alla prossima puntata, sperare che qualcosa vada in porto.



martedì 13 aprile 2010

27mo Trofeo Accademia, iniziato il conto alla rovescia

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Conto alla rovescia per il Trofeo Accademia Navale & Citt� di Livorno, evento internazionale che da pi� di un quarto di secolo assicura agonismo, fascino e perfetta sinergia tra Marina Militare, Accademia Navale, Villaggio Tuttovela, Livorno, Circoli Nautici labronici e regatanti provenienti da ogni parte del mondo



lunedì 12 aprile 2010

Luna Rossa, un giro di samba a La Maddalena

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Saranno tre i team italiani in gara al Louis Vuitton Trophy La Maddalena che inizia il prossimo 22 maggio nell'isola a nord della Sardegna. Oltre a Mascalzone Latino Audi Team, challenger of record della prossima America's Cup con il Club Nautico Roma e co-organizzatore della tappa italiana insieme alla Regione Sardegna, e ad Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda, protagonista della regata sar� anche l'equipaggio di Luna Rossa, a guida brasiliana. Patrizio Bertelli ha confermato la partecipazione del team a La Maddalena in un recente incontro a Milano con Bruno Troubl�, il portavoce di Louis Vuitton e patron del circuito. E' probabile che il guidone di Luna Rossa sia ancora quello dello Yacht Club Italiano.



Lo squadrone velico di Patrizio Bertelli, protagonista degli ultimi 10 anni della storia delle sfide italiane ai grandi trofei velici, vincitore della Louis Vuitton Cup nel 2000 ad Auckland, che proprio di recente ha confermato la sua partecipazione al circuito Audi Medcup della classe TP52 (vedi notizia nella colonna a fianco), si prepara quindi a contendere il cuore dei tifosi italiani in quello che si annuncia come uno dei grandi appuntamenti dell'anno.



Il blasone storico di Azzurra, il cuore e i risultati di Mascalzone Latino Audi, il fascino di Luna Rossa. L'estro di Francesco Bruni (timoniere di Azzurra affiancato dal tattico Tommaso Chieffi), la solidit� di Gavin Brady (timoniere di Mascalzone Latino Audi, con il tattico Morgan Larson e il navigatore Flavio Favini), il genio di Robert Scheidt (timoniere di Luna Rossa affiancato alla tattica dal connazionale Torben Grael): ne vedremo delle belle.

domenica 11 aprile 2010

Volvo Cup Melges 24, Uka Uka Racing secondo a Scarlino

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Nella giornata conclusiva della seconda tappa della Volvo Cup il vero protagonista � stato il vento: un grecale di 25 nodi di intensit� con raffiche che hanno toccato i 30. Partenza prevista alle 11.00, cos� che poco dopo le 10.00 la flotta ha lasciato il porto del Marina di Scarlino per portarsi sul campo di regata. Il vento, inizialmente di 15 nodi, � via via aumentato sino a raggiungere un'intensit� davvero importante.



Volvo Cup Melges 24, l�evento secondo Fabio Taccola

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L'emozione della seconda frazione della Volvo Cup Melges 24 raccontata attraverso l'obiettivo di Fabio Taccola.



Latest Sailing Talk Podcast on iTunes now....

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Image by Dave Kneale/Volvo Ocean Race. In this week's Sailing Talk Podcast, amongst other things Andy and justin ruminate on Puma's reentry to the Volvo Ocean Race, Justin's recent interview with rising singlehanded ocean racing star Oscar Mead and Andy's conversation with newly crowned Moth World Champion Simon Payne... You can download this most recent episode of the Sailing Talk Podcast along with all past episodes direct from iTune...

venerdì 9 aprile 2010

Competitive Intelligence Without Predictions is Dead

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There is a verse in the Christian Bible that says, �faith without works is dead.� It is talking to people that say they are Christians but show no evidence of that identity. The background of the statement is the assumption that being (or becoming) a Christian is reflected in visible changes in a person�s outlook, attitudes and actions. Orthodox Christianity does not endorse wishy-washy faith any more than it canonizes competing worldviews. (Presumably, other faiths hold similarly strong views of what is right and wrong for their adherents. )

What should be expected of an �orthodox� competitive intelligence professional? Should they be in the prediction business?

Some will tell you that predictions have no place in competitive intelligence. Competitive intelligence professionals should limit themselves to analysis of what has happened. When talking about the future, the most that should be done is to delimit possibilities and probabilities. That equips others (e.g., senior management) to make the critical decisions that are required for the business.

There are two big reasons for this opinion. Some believe that it is simply inappropriate for competitive intelligence to move beyond a support role into advocacy. What gives a competitive intelligence professional the right (or the knowledge) to presume a decision-making capability? Another reason is that it is difficult to predict anything accurately. In fact, there is a wish fulfillment for failure when one attempts future gazing. Thus, it is appropriate, safe and expected to refrain from predictions except those couched carefully as scenarios, risk assessments and options.

Poppycock.

Predictions are essential for effective competitive intelligence. Without them, competitive intelligence is �dead.�

No competitive intelligence professional is worth their salt (in the long term) if they take timid stances about what might happen or are unwilling to share this directly with their customer or client. Obviously, the past cannot be changed (admittedly, explaining the past or present can be illuminating for many). Thus, the greatest impact for effective competitive intelligence is improving the likelihood of more positive future outcomes for the client or company. How can this be done if competitive intelligence professionals shy away from making testable statements about the future? It cannot. Hence, in my opinion, effective competitive intelligence must lead to predictions about what will happen and how to exploit the likely future states.

There are some �prediction� caveats to respect.



First, predictions are vitally important because they reflect thinking. Or, at least, they should reflect rigorous thinking about an important subject. When this is true, the prediction statement becomes a proxy for that thoughtful analysis. A customer or client �tests� the prediction by examining the thinking and assigning a risk that reflects the measure of agreement with the prediction. Certainly, competitive intelligence professionals may assign their own risk value to the prediction. However, this is far less important than the decision-maker�s assigned value.

Second, there are predictions and there are �predictions.� Some people count as predictions only those precise, measurable statements of fact. For instance, a good prediction might be, �Competitor X will introduce a competing product with certain features for a specific market segment in the third quarter of 2010.� If a company believed that prediction (with the detailed filled in), they could prepare an effective counter attack. This is an actionable, factually testable prediction. Continually monitoring evidence might increase (or decrease) confidence in the prediction as new information was gathered. �This is the most common type of competitive intelligence prediction and is highly useful.

Other predictions are not actionable as stated. For instance, extrapolating a broad demographic trend is a prediction but usually is too general to merit specific company action. �The challenge for futurists is interpreting broad trends for specific understandings leading to possible actions for near term business.

During my MBA studies, I had a professor that I thought was crazy. He was always spouting off about what a company was going to do or the inevitable (to him) changes in the market. He felt no trepidation about being wrong or controversial. Indeed, he seemed to revel in the stimulating conversations about his predictions. I remember arguing with him for the fun of it just to show him the holes in his analysis. He had a lot of nerve to say that we should always make predictions especially when so many of his were wrong.

Later, with a little accumulated wisdom, I realized that making predictions forces someone to take and defend a stand. Exposed thinking is thinking that improves over time. Conversely, hidden or wishy-washy thinking inhibits learning. Rather than embarrassment, his approach guaranteed engagement among interested people. This is a great value in competitive intelligence.

It is less important for our predictions to be believed without question (I have never experienced such belief) than for the same predictions to represent thoughtful analysis and conviction that can be tested through discussion and debate.

Competitive intelligence is �alive� when it does the following three things.


  1. It addresses an issue of strategic significance to the customer or client.

  2. It gathers, organizes and interprets information from the competitive environment affecting that strategic issue.

  3. It offers a prediction derived from that competitive analysis that stimulates, informs and equips the customer to make a meaningful decision.



We should make predictions.



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2010 US Laser Midwinters video roundup...

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Image by Richmond Yacht Club.   We like this nicely produced video roundup from Vince Casalaina of the recent US Laser Midwinter Championship sailed at the Richmond Yacht Club on San Francisco Bay...  ...

Video: UK 49er Team Fletcher and Sign high wind training...

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Some great coach boat footage of British Olympic 2012 aspirants Dylan fletcher and Alain Sign on the edge of reason and control whilst training in Palma recently...  ...

Audi MedCup, Luna Rossa scende in campo

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Dopo la stagione di regate 2009 nella classe STP 65 il Team Luna Rossa si appresta ad affrontare la stagione velica 2010 partecipando alla MedCup,



Omaggio all�Hydroptere

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Bel video di tre minuti che ripercorre la storia dell�Hydroptere, la macchina a vela pi� veloce del globo, dalla sua ideazione da parte di Eric Tabarly negli anni �70 agli strabilianti record sbriciolati l�autunno scorso con il superamento della barriera dei 50 nodi.

piuttosto impressionante vedere l�on board camera della scuffia a 61 nodi del dicembre 2008� e pensare che questi pazzoidi stanno pure pensando di farci il giro del mondo, con l�Hydroptere.

Via | XSRacing