martedì 22 giugno 2010

F18: 'Voiles de Seine'

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F18 Italy: Racing at Garda

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Giraglia, se il fragore delle vele in festa vince la monotonia delle Vuvuzela

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Il maxi Esimit Europa 2 (ex Alfa Romeo II) di Igor Simcic ha conquistato la Line Honour di Sanremo vincendo in reale la regata d�altura della Giraglia Rolex Cup, in 23 ore e 9 secondi, arrivando poco dopo le 11 di giovedi 17 mattina. Esimit Europa 2, che aveva anche doppiato in testa lo scoglio della Giraglia alle 22 e 25 di ieri sera, si aggiudica il Trofeo Rolex e il Trofeo R�n� Levainville riservati al primo yacht classificato in tempo reale e il Trofeo Beppe Croce riservato al primo yacht ad aver raggiunto lo scoglio della Giraglia. L�ex Alfa Romeo) � lunga 30,5 metri e corre con bandiera Europea sotto il patrocinio della Comunit� Europea e del Presidente Barroso. Flavio Favini � lo skipper, Alberto Bolzan primo timoniere e Tiziano Nava tattico. In arrivo anche Shockwave, il nuovo Mini Maxi di Neville Crichton (l�ex armatore di Alfa Romeo II, battuto dalla sua �vecchia� barca) e in terza posizione Container, il Judel Vrolijk 66 di Udo Schuetz.







--> Ben pi� di duecento barche al via, molti bellissimi maxi moderni, da regata e da crociera, Swan, Wally, one design, Open 40, una marea di yacht da crociera-regata o solo crociera (un po' meno solo regata), di tutti i cantieri e tutte le dimensioni. Una folla di vele, un frastuono di dacron, kevlar, mylar riuniti in un indistinto e fortissimo fragore, quel frastuono gracchioso che fanno le rande e i fiocchi che schioccano in virata o quando la prua � al vento (e che vento, alla Giraglia quest'anno). E' il rumore della vela che fa annichilire le monotone e stressanti "vuvuzela" del Mondiale di Calcio in Sudafrica. La festa � qui, e basta. La Giragliona (prologo, settimana tra le boe, le nuit de St Tropez, la lunga sul percorso di sempre, e il ritorno dell'arrivo a Sanremo, il regno sempre pi� dorato del bravissimo presidente dello YCS Beppe Zaoli, lo scoglio in Corsica, i cetacei, i record: insomma tutto insieme) � un grande patrimonio di spettacolo e anche cultura non solo sportiva della vela moderna, con tutto il suo carico storico, anzi proprio per la capacit� - ormai acclarata - di andare ben oltre le aspettative dei suoi fondatori. Duecentotrenta barche fanno circa duemila velisti. In tempi - ahim� - di vela sempre pi� "autoreferenziale", rinchiusa in acquari come abbiamo sperimentato per la sontuosa ma isolata, quasi insonorizzata, Louis Vuitton a La Maddalena, questo esercito appassionato, colorato, competente, in grado di riempire il mare di chiglie, spinnaker, schizzi ed emozioni, � la pi� bella assicurazione sul futuro della nostra vela. Well done.

Mi rimetto in discussione

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(Glenn Ashby, al timone, e James Spithill, in...azione a prua, alla practice race della Round Texel)



Riceviamo e volentieri pubblichiamo da un amico catamaranista



A Texel stanno facendo delle regate in preparazione della Round Texel (NdB: la mitica regata intorno all'isola olandese, 450 catamarani partecipanti, ci torneremo di sicuro, e alla grande), e c'� vento forte ma soprattutto ondone... sembrano quasi tutti in difficolt�, a parte quelli veramente forti.



La novit� della stagione � l'equipaggio Glen Asbhy-James Spithill (entrambi dal Team BMW Oracle, Glenn (NdB: ex campione del Tornado olimpico) � stato allenatore del team di coppa America per il trimarano), i quali tra l'altro regateranno in classe A al mondiale a Cesenatico a fine giugno e insieme al mondiale F18 a inizio luglio!



Ma a Texel anche super-multiscafisti come Ashby e Spithill sono spesso in crisi: questa una loro foto, con Jimmy... appeso come un salame!



(--> Pensate a Giacomino Spithill, il pi� giovane timoniere esordiente in Coppa America con Young Australia nel 2000, e dieci anni dopo il pi� giovane timoniere a trionfare, vincere, conquistare il trofeo sportivo pi� antico della storia, nell'edizione trascendentale tra BMW Oracle e Alinghi, trimarano Vs. catamarano. Un big, un grande, un immenso personaggio della vela. Eppure, tra una coppa e l'altra, tra una Louis Vuitton e l'altra, tra un RC44 e l'altra... eccolo appeso al trapezio di un piccolo cat in balia delle onde del Mare del Nord. Vela nel sangue)

Un popolo di santi, di poeti, di laseristi

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IL FILMATO DELL'ULTIMA GIORNATA DELL�EUROPEO LASER





E IL FILMATO DELLA PRIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO





Abbiamo la medaglia di bronzo in carica (ricordate l�impresa dell�oriundo Diego Romero Paschetta a Qingdao 2008?). Perch� allora, esattamente a met� quadriennio, al centro del guado verso Londra 2012, la classe Laser in Italia � a dispetto di una diffusione, di una attivit�, di una struttura tecnica e di una serie di professionalit� indubbie � non riesce a esprimere talenti di livello mondiale?



L�Europeo Laser che si � svolto in questi giorni a Tallin, in Estonia (localit� che festeggia i 30 anni dalle Olimpiadi della Vela nel 1980) fotografa impietosamente una situazione grave, e fa emergere la frustrazione per i tentativi puntualmente andati a vuoto. La vela italiana non sfonda nella popolarissima classe Laser, il singolo per eccellenza, barca diffusa tra spiagge, villaggi e scuole vela, barca dura e tatticissima ormai olimpica da 14 anni (esordio a Savannah 1996), declinata (tecnicamente e commercialmente) in tre piani velici: Standard olimpico maschile, Radial olimpico femminile (ma anche per maschietti pi� leggeri e di ogni et�), 4.7 giovanile e di formazione.



(Michele Regolo)



I risultati di Tallinn sono crudi: due vittorie Croate, un bis notevole per la piccola nazione affacciata sull�Adriatico, e due secondi posti inglesi, rinforzati da molti piazzamenti di vari atleti GBR. In entrambe le classifiche cresce il peso degli equipaggi dei paesi dell�est. In campo maschile vince Tonci Stipanovic davanti all�oro olimpico 2008 Paul Goodison. Terzo overall e fuori classifica per l�Europeo si � rivisto l�asso australiano Tom Slingsby. Vediamo l�azzurro: Michele Regolo, il pi� esperto e navigato dei nostri, l�ultimo a mollare, chiude al 20� posto con qualche buon piazzamento di manche in batteria ma finali in salita, 47� Giacomo Bottoli, 49� Carlo De Paoli, 79� Marco Gallo, 85� Federico Bressan, 95� Tommaso Pelosini, 97� Uberto Crivelli Visconti, 103� Marco Baruzzi, 108� Pietro Cerni.

Classifica finale Standard



(i croati neo campioni europei Laser)



In campo femminile titolo alla croata Tina Mihelic, che precede la britannica Charlotte Dobson e la lituana Gintare Scheidt (che prende il cognome dal marito, il fuoriclasse brasiliano plurimedagliato che oggi corre in Star, meglio cos� visto che da ragazza fa Volungevinciute) 31� Francesca Clapcich, che pure aveva iniziato col botto (prima nella prima prova), 55� Laura Marimon Giovannetti (29� under 21), 67� Laura Cosentino che per� ha lasciato a met� campionato.

Classifica finale Radial



BREVE STORIA DEI SUCCESSI ITALIANI SUL LASER

Storicamente nel Laser (che esiste dal 1971), le vittorie italiane si ricordano al volo: l�Europeo di Gianfranco Oradini nel 1975, un 5� sempre all�Europeo di un giovanissimo Dodo Gorla nel 1976, un 7� al mondiale giovanile IYRU di un certo Paolo Semeraro, i vari podi europei di Vittoria Masotto e Francesca Pavesi nella prima met� degli anni ottanta, culminati col titolo europeo della stessa Pavesi nel 1985 (nello stesso anno la mantovana fu anche terza al mondiale), il 2� posto di Gianluca Grisoli al mondiale giovanile IYRU del 1984. Pi� recenti, la striscia di Larissa Nevierov (oggi tecnico federale Radial, dopo tre partecipazioni alle Olimpiadi) con la perla del mondiale femminile 1998. Poi il mondiale giovanile IYRU di Francesco Bruni nel 1994, e il 4� al Mondiale 2002 di Diego Negri. Naturalmente la medaglia di bronzo alle Olimpiadi 2008 venuta da un personaggio come Diego Romero.



Abbiamo una associazione di classe potente, organizzata, molto presente e anche creativa nel gestire e rinnovare certi formati dell�attivit�, ma soprattutto grande numericamente, con una base forte e con trend inarrestabile di crescita. Basta vedere il sito web ufficiale (www.assolaser.org) per rendersene conto, lo sviluppo delle categorie giovanili Under 21, Under 19, Under 18 e Under 15, gli standard organizzativi, l�attenzione alla comunicazione. Allora perch� dal popolo di laseristi italici emergono raramente talenti in grado di dettare legge a livello internazionale? Un rebus che i tecnici FIV studiano da tempo. Proviamo a suscitare una discussione con questo post: cosa fare per invertire il trend?