domenica 16 maggio 2010

2010 Audi Medcup TP52 Regatta in Cascais: Exclusive onboard video action...

Check this post 2010 Audi Medcup TP52 Regatta in Cascais: Exclusive onboard video action... from Offshore Rules:
We are just ashore from our much anticipated day as onboard media guest at the 2010 Audi Medcup Regatta and pleased to report that the on the water action definitely did not disappoint. We managed to score two races rather than just the one we had planned and after an amazing experience with Tim Powell on Christabella in the first race, we then jumped at the chance to join multiple Olympic medalist Jochen Schuemann aboard Audi A1 powered by All4One for the second race of th...

Nessuno ferma i Melges 24

Check this post Nessuno ferma i Melges 24 from La Vela e la FIV (2010):


A due settimane dal big-event de La Maddalena per il Louis Vuitton Trophy, l'estremo occidentale della Sardegna vive il consueto clima di agonismo, tecnica e bella vela del Campionato Nazionale Melges 24. Vento prevalentemente leggero e colpi di scena, come da copione. Alla vigilia del penultimo giorno (oggi), la classifica - aggiornata anche dalla Giuria - � questa: 1 Uka Uka Racing (Lorenzo Bressani); 2 Saetta (Niccol� Bianchi); 3 Blu Moon (Flavio Favini); 4 Hurricane-Murphy&Nye (Alberto Bolzan); 5 Altea (Andrea Racchelli); 6 Nava (Francesco Barbi - 1� corinthian); 7 Poizon Rouge (Jean-Marc Monnard); 8 Gullisara (Carlo Fracassoli); 9 Three Bond (Tetsuya Matsunaga); 10 Vis Lampogas (Antonello Ciabatti).

giovedì 6 maggio 2010

Eurocat 2010

Carnac, Francia- resoconto dell'Eurocat, affollatissimo e ambito evento per i cat sportivi che si svolge ogni anno a Carnac, in Francia.

"Come ogni anno la celebre Eurocat di Carnac rappresenta ufficialmente il fischio di inizio della stagione dei catamarani. I riflettori puntati sulla classe Formula 18, che, con l'esclusione del Tornado dai Giochi, ne sta ereditando i campioni e il livello. Ma non solo loro, per fare qualche nome in Olanda ormai da un anno si diletta tra la flotta l'argento di Pechino in 470 femminile Marcelien De Koenig, e al mondiale 2010 è prevista la partecipazione dell'equipaggio neo vincitore della Coppa America formato da Glenn Ashby e James Spithill.

Lo scorso weekend invece erano in 110 i Formula 18 a sfidarsi nella bella baia bretone, tra i partecipanti numerosi olimpionici di varie classi.

Sono state disputate 8 prove al termine delle quali ha prevalso il team olandese formato da Mischa Heemskerk e Bastiaan Tentij su Wildcat di Hobie Cat (14 pt: 3,1,bfd,1,3,1,4,1) , con un punto di vantaggio sull'argento di Pechino in Tornado Darren Bundock - Will Howden (15 pt: 1,3,4,3,1,3,1,3) sul nuovo scafo australiano C2 del cantiere a.h.p.c.; terzo l'intramontabile Mitch Booth con Pim Nieuwenhuis (42 pt: 5,7,1,13,4,5,3,4) sempre su Wildcat.

Bene il giovane equipaggio gardesano, campione d'Italia in carica, formato da Vittorio Bissaro e Lamberto Cesari, rispettivamente 23 e 22 anni della Fraglia Vela Malcesine e del Centro Nautico Bardolino, che ha chiuso al 10° posto (77 pt: 49,17,9,7,10,4,17,13) su Wildcat - Bolsena Yachting Sport, entrando stabilmente nella parte alta di una classifica solitamente dominata da olandesi, australiani e francesi, davanti a equipaggi ben più esperti e quotati, dove un equipaggio tricolore da tempo non arrivava.

Dice Lamberto Cesari: “Siamo molto contenti perché quest'inverno ci siamo allenati intensamente a Hyeres insieme ad alcuni equipaggi francesi, e poi al lago di Como, e attendevamo questa regata per testare il nostro valore e la bontà del lavoro svolto, che a questo punto sembra essersi rivelato davvero fruttifero. Speravamo in un salto di livello e questo c'è stato. Le condizioni sono state congeniali a noi tutta la regata, con vento forte e onda corta che ricordavano molto quella del nostro lago. Dopo la prima prova disastrosa ci siamo imposti un'inversione di marcia e i risultati sono arrivati. Ora si tratta di concentrare l'attenzione su alcuni aspetti della regata che ancora ci creano difficoltà, ma nel complesso possiamo dirci soddisfatti. La nostra attività adesso prosegue con allenamenti e regate in preparazione al mondiale di Erquy a luglio, l'appuntamento più importante della stagione”.

All'Eurocat era presente anche il Team Autoscout24 formato da Giovanni Fantasia e Giovanni Formica che ha concluso al 42° posto.

www.bissaro-cesari.it/

www.yccarnac.com/fra/regates/eurocat/eurocat-2010-resultats-f18.html

L�Hydroptere torna in acqua dopo il refitting

Check this post L�Hydroptere torna in acqua dopo il refitting from yachtandsail_tecnica:
Hydroptere may 2010


A Lorient, patria della vela �veloce� � tornato in acqua dopo 4 mesi la macchina a vela pi� veloce de pianeta (che per� ha il sito web pi� lento della storia�), l�Hydropt�re di Alain Thebault � stato varato e riarmato con una complessa manovra per sistemare l�albero di 28 metri.

A fine settimana ricominceranno le sedute di test e di assetto e presso la Cit� de la Voile Eric Tabarly sar� anche a disposizione del pubblico che vorr� ammirarlo. Nel programma 2010 la prima tappa sar� Cowes e per l�occasione l�Hydropt�re � stato assettato per navigazioni (anche) d�altura.

Che sia tutto un test per quel bizzarro progetto di farci il giro del mondo in 40 giorni? Chi vivr� vedr�, intanto guardiamoci le foto del varo che non fa mai male ammirare cotanto concentrato di tecnologia.

Hydroptere may 2010Hydroptere may 2010Hydroptere may 2010Hydroptere may 2010

Foto | Gullain Grenier

Via | hydroptere.com



America�s Cup, il report della conferenza stampa

Check this post America�s Cup, il report della conferenza stampa from Zerogradinord.it:
l pi� antico trofeo sportivo internazionale acquista nuova energia grazie alla straordinaria collaborazione tra il defender e gli sfidanti...



Vela Olimpica: quanto si pu� fare per andare oltre la "calma piatta"

Check this post Vela Olimpica: quanto si pu� fare per andare oltre la "calma piatta" from La Vela e la FIV (2010):


Proseguo quanto avviato nel post sull'esigenza di dare alla nostra Vela Olimpica un efficace progetto di comunicazione e di marketing, per non abbandonare a se stessi atleti e tecnici contro team con molte pi� risorse.



Il presidente Croce in una recente intervista ha detto: �(...) E' palese che la vela olimpica non � percepita da nessuna parte del mondo come settore su cui investire. Anche in Inghilterra (...) Skandia ci mette praticamente solo il nome.�



--> Solo il nome?! Skandia ha sponsorizzato la Cowes Week del Royal Yacht Squadron (forse la pi� celebre regata di club del mondo, di certo quella nel posto dove lo yachting � nato), ininterrottamente dal 1995 al 2008, ed � al fianco della squadra olimpica britannica da 8 anni, oltre a dare supporto specifico ad alcuni equipaggi top come gli staristi Iain Percy e Andrea Simpson. Sponsorizzazione recentemente rinnovata alla squadra olimpica, mentre � stata tolta alla Cowes Week: sembra un marchio che fa le cose superficialmente, o si accontenta di �mettere il nome�?



Ancora un brano dell'intervista del presidente federale: "Nel 2011, forse, grazie alla collaborazione con Microsoft, avremo una platea di potenziali sponsor molto maggiore a cui attingere. Speriamo: ma per adesso, calma piatta."



--> Vorrei provare a risollevare il punto di vista e l'ottimismo del nostro presidente. Oltre ad essere uno degli sport olimpici pi� nobili e antichi (sulla bellezza, sarete daccordo che � inutile insistere: chi pu� rivaleggiare?) la Vela � anche una disciplina con potenzialit� di visibilit�, fascino e attenzione da parte del pubblico, molto elevate anche grazie ai valori particolarissimi che la contraddistinguono. A fronte della "calma piatta" che viviamo in Italia (nonostante due medaglie vinte a Pechino 2008 e due campioni europei in carica), grazie al cielo il mondo � pieno di esempi virtuosi. Suggerisco ai nostri dirigenti di partire da qui per "vedere" e "fare" il cambio di velocit� anche alla nostra Vela Olimpica.



USSAILING

Il team olimpico USA ha un logo, un sito web dedicato, quindi una produzione specifica di immagini e comunicazione, un direttore commerciale (Dan Cooney), dei programmi marketing per coinvolgere altri partner. Ad oggi sono "a bordo" della squadra: Alpha Graphics, Rolex, New England Ropes.



GBR

Gli inglesi si sa sono i primi della classe. Da tempo hanno una organizzazione specifica per il team olimpico della vela, a partire dal nome del team �Skandia Team GBR�, e dal sito web dedicato, che ha persino una sezione specifica dedicata esclusivamente ai giornalisti (!)

Oltre al title sponsor Skandia (gold sponsor), sono gi� a bordo: Accenture (silver sponsor), GAS (silver), Musto, Peters&May, Volvo. Andateveli a vedere tutti assieme in questa pagina.



AUS

Dalla lontana Australia hanno il loro bravo sito del team il quale � venuto a pescare sponsor anche in... Italia (SLAM), e ha inoltre AUDI, Hamilton Island, un supporto del Governo e vari partner tecnici che non sto a dirvi perch� sono molti.



Altri veloci esempi di sponsor presenti nelle squadre olimpiche della vela di vari paesi: POR-Buondi Caff�, FRA-Banque Populaire, DEN-Torm (una partnership long term che parte da youth sailing con la classe RS Feva), NED-Delta Lloyd (di grande visibilit� e con tante iniziative di comunicazione a supporto), SUI-AFG, Allianz Suisse, ESP-Movistar, e cos� via... Poi ci sono le classi (famoso l'esempio della partnership 49er-Seiko), e naturalmente le tappe di Coppa del Mondo, l�ISAF World Cup, a loro volta ricche di sponsor e partner, la maggior parte dei quali di lunga durata, ergo legano con soddisfazione i propri marchi allo yachting olimpico.



Una ricerchetta di qualche minuto ha dato questo esito. Figurarsi cosa pu� estrarre il lavoro di qualche professionista del marketing sportivo. A suo tempo (ricordate?) avevamo cominciato in FIV un lavoro di ricerca con una Universit� che era volto a determinare un vero e proprio Piano Marketing. La Nuova FIV non ha ritenuto di continuare quella strada. Va bene. Ma qualche altra strada va comunque intrapresa, perch� - come gli esempi dimostrano - il mercato c'�. A monte di tutto deve esserci un chiaro e forte progetto di comunicazione e la sua concreta attuazione. Quanto dovremo attendere ancora?



La 34ma Coppa America è iniziata a Roma, nelle vetrate della grande sala Esedra dei Musei Capitolini, in Campidoglio, che ospita l'originale della statua di bronzo del Marco Aurelio a cavallo, la Lupa che allatta Romolo e Remo, e molti altri pezzi di storia. Tanto che al Commodoro del Golde Gate Yacht Club Roy Thomas è scappata la battuta: "L'America's Cup è giovanissima al cospetto con le vestigia di questo museo". Talmente giovane da sentire il bisogno del suo primo, sostanzioso e concreto, "restauro" come evento più antico della storia sportiva. ?E' questo il senso della conferenza stampa di oggi a Roma, con Russell Coutts il defender, Vincenzo Onorato il Challenger of Record, i presidenti del GGYC e del Club Nautico di Roma (Claudio Gorelli), il sindaco di Roma Alemanno, e presentata da un monumento della storia velica chiamato Cam Lewis (Finn Gold Cup, The Race, Coppa America, ecc...), davanti a molti giornalisti venuti da mezzo mondo a cominciare dal decano di tutti, Bob Fisher, nonostante lo streaming web Live. Come cambierà la Coppa? Ecco gli highlights di Roma, 6 maggio 2010, la data d'inizio della prossima edizione. BARCHE Nascerà una nuova America's Cup Class, dice Sir Russell, con questi criteri-guida: "hi-speed sailing", saranno barche veloci, spettacolari, appassionanti. "Physically demanding", scafi fisicamente e atleticamente impegnativi, dove non si potrà stare a bordo senza fare nulla, una vela d'azione, eccitante, per attrarre le giovani generazioni. "Media oriented", barche pensate da prua a poppa per la tv, con telecamere e microfoni ovunque, per far vivere la regata da bordo. "All round", pronte a regatare con tutte le condizioni di vento (da 5 a 35 nodi) e di mare, e negli orari prestabiliti (anche per la tv) onde evitare di perdere match per ragioni meteo. "Mutual consent", introduce sin dalle barche il concetto-chiave della nuova Coppa targata San Francisco, ogni cosa sarà condivisa con tutti i team partecipanti. Le barche saranno discusse con tutti i possibili partecipanti, e due designer neutrali (Bruce Nelson e Peter Melvin) sono al lavoro per creare un primo draft delle caratteristiche in due direzioni: monoscafo e multiscafo (quindi una decisione finale in tal senso non è stata presa, anche se Russell ha fatto capire di preferire un monoscafo). REGOLE L'intera Coppa sarà gestita da un'autorità indipendente e neutrale, fatta di professionisti, per garantire la totale equità fra i team: ogni squadra dovrà avere le stesse possibilità di vincere la Coppa America. Il Protocollo sarà deciso sempre con il sistema della consultazione tra possibili team sfidanti, e la base di partenza - come espressamente detto da Russell - è il Protocollo dell'AC32, quello che ha regolato (egregiamente) la Coppa a Valencia nel 2007. Lo scopo - come ha voluto sottolineare Vincenzo Onorato - è di minimizzare il rischio di liti tra i consorzi partecipanti, per vivere solo un evento sportivo. FORMATO Per dare maggiore visibilità ai team partecipanti, il circo dell'America's Cup darà vita a un vero e proprio Circuito Annuale, con tappe in diverse località nel mondo. Il sistema sarà studiato insieme alla World Sailing Team Association, la WSTA presieduta da Paul Cayard attuale partner nel circuito Louis Vuitton (a Roma c'era anche un raggiante Bruno Troublè), ma l'idea è che l 'Annual Series si trasformi fino a diventare Challenger Series, la finale tra gli sfidanti che deciderà chi andrà a contendere la Coppa al defender. Due novità (o ritorni al passato) importanti: 1) saranno possibili più Defender, e quindi le relative regate di selezione, e 2) il Defender non parteciperà alle regate finali degli sfidanti (uno dei punti-chiave e più controversi del progetto Alinghi che finì in tribunale su iniziativa di Larry Ellison). MARKETING Un management indipendente, barche in grado di regatare sempre e molto televisivamente, regole condivise e sportive, oltre al formato descritto, dovranno offrire agli sponsor un prodotto commerciale valido e appetibile. LOCALITA' E DATA San Francisco resta la favorita ed è lì che oggi è custodita la Coppa. Ma Russell ha detto chiaramente che verranno considerate altre città, sia negli Stati Uniti che in Europa. Quanto alla data, due possibilità: 2013 (30%) oppure 2014 (70%). Coutts ha anche sottolineato la collaborazione senza precedenti tra il Challenger of Record e il Defender: “Il compito di dare un nuovo volto alla Coppa sarebbe stato impossibile senza la stretta collaborazione di Vincenzo Onorato." E Vincenzo a sua volta ha avuto l'onore di rendere pubbliche le date previste per l'assunzione delle decisioni cruciali per conto di tutta la comunità della Coppa America. XXXIV COPPA AMERICA, ECCO LE DATE DA RICORDARE - entro il 31 agosto 2010: emanazione del Protocollo per la 34esima America's Cup - entro il 30 settembre 2010: presentazione della nuova regola di stazza e della America's Cup Class - entro il 31 dicembre 2010: Pubblicazione del Bando di Regata e delle regole - entro il 31 dicembre 2010: Conferma della località ospitante - dal 1 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011: quattro mesi di tempo per presentare una Sfida --> Insomma, c'è una gran voglia di far ripartire la giostra. A spingerla ci sono tutti: ci sono Paul Cayard e Russell Coutts, gli stessi che nel 2007 provarono a lanciare la World Sailing League in chiave Anti-Alinghi e che oggi invece sono a capo del "Sistema-Vela": uno è defender e l'altro presidente dell'associazione dei team velici. C'è Vincenzo Onorato che ha azzeccato l'onda giusta su cui poggiare ed è partito nella planatona che l'ha portato dritto dritto sulla "cupola" velica. C'è La Louis Vuitton con il suo guru Bruno Troublè, che si prepara a raccogliere i frutti degli investimenti di questi anni (in idee, eventi, concept), e che non ha esitato - oggi - ha buttare sul tappeto una prima richiesta (sapendo che il marchio del lusso avrà un notevole potere contrattuale nella partita dei prossimi mesi): "State pensando al ritorno della regola di team nazionali?". Russell & C ci faranno un pensierino. C'è, dietro a tutti, la potenza di Larry Ellison, i suoi soldi (che già stanno pagando i vari professionisti che studiano ACC, Protocolli, formati televisivi, marketing eccetera) e la sua visione moderna di sport e Coppa America. Ci sono i grandi team dietro l'angolo: da Team New Zealand a TeamOrigin (GBR) ai francesi, ai tedeschi, ai cinesi, agli arabi e ai tanti (troppi?) italiani, pronti addirittura con 4 squadre (oltre a Mascalzone Latino ci sono Luna Rossa, Azzurra e GreenComm del Garda). E a La Maddalena, dove ci saranno 10 team tra i quali il Defender e il Challenger of Record, sono già previste molte riunioni (ufficiali e non) sul tema. Davanti a tanto spiegamento di forze, sarà difficile che qualcuno faccia spallucce e si tiri indietro. Il pensiero, inevitabilmente, va a Ernesto Bertarelli e Alinghi: se volessero partecipare alla costruzione di questa coppa tutta nuova? "Sarebbe il benvenuto - ha risposto Russell - sono anni che gli offriamo questa possibilità e finalmente potremmo realizzarla senza litigare". Chissà che non sia davvero l'inizio di una nuova primavera, romana. ED ECCOVI IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI NASCITA DELLA XXXIV AMERICA'S CUP